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I vari tipi di vernice, diluenti e solventi

Quali sono le tipologie di vernice utilizzate nel modellismo?

Nel modellismo statico in plastica si utilizzano vernici di tipo particolare. Queste vernici hanno caratteristiche specifiche per questo uso e di solito vengono vendute in piccoli contenitori di metallo, plastica o vetro il cui contenuti raramente supera i 10 millilitri (1 centilitro, ovvero 1/100 di litro). La ridotta quantità è dovuta a diversi fattori. Prima di tutto il costo (sono pigmenti e vernici piuttosto costose alla produzione), poi il fatto che sono dedicate alla verniciatura di piccoli oggetti quali sono i nostri modelli, e anche perché spesso queste vernici vengono usate anche dopo molto tempo dal loro confezionamento e acquisto e potrebbero essiccarsi nel frattempo, quindi la piccola quantità significa – in questo caso – perdere un piccolo investimento in denaro. E’ però vero che se ben trattate (vedi in seguito) le confezioni di vernice da modellismo possono durare intatte anche decenni senza alterazioni sensibili.

Agli albori del modellismo in plastica moderno, all’incirca negli anni ’50 e ’60, la scelta era praticamente limitata ad una sola marca, la britannica Humbrol. In quegli anni non c’era ancora la “paranoia” per i controlli sui componenti chimici di qualsiasi oggetto e quindi queste vernici erano composte da leganti al piombo, invero non troppo salutari.

Erano – e sono tutt’ora – confezionate in piccoli contenitori metallici da 14 Ml. e di solito il tappo riportava il colore del contenuto. Erano vernici ottime per essere utilizzate sia a pennello che ad aerografo e si diluivano con comune acquaragia o – per i più esigenti – con diluente alla nitrocellulosa o diluente sintetico. Negli anni ’70 comparve per la prima volta la serie Authenticolor con le tinte e i colori più comuni nel modellismo militare. Fu una vera e propria rivoluzione da cui fiorì un enorme mercato di nuove aziende, alcune delle quali italiane.

Ma procediamo con ordine.

Caratteristiche delle vernici per modellismo

I nostri modelli sono generalmente stampati in stampi ad alta pressione per iniezione di un materiale denominato Polistirene (in inglese Polystyrene) con formula chimica (C8H8)n. Si tratta di un polimero sintetico aromatico del petrolio il cui monomero (stirene) può essere estruso in forma di solido, come nei nostri modelli, o di schiuma. in quest’ultimo caso serve come materiale da imballaggio. Fonde e fluisce sopra i 100°c. e quindi ammorbidisce a circa 50/50°c. Essendo un materiale derivato del petrolio ha la caratteristica di essere attaccabile da diversi solventi chimici a base sintetica. Il più aggressivo è il diluente nitro-sintetico che scioglie letteralmente questa plastica, come altri chimici quali la trielina (tricloroetilene), l’acetone e la benzina raffinata. Per molto tempo ho utilizzato con ottimi risultati la trielina come collante liquido per assemblare i miei modelli poiché, come le più moderne colle liquide, non lascia pressoché tracce una volta evaporato. Si tenga presente che i nostri modelli vanno incollati per fusione delle due parti da incollare tra loro, nel punto di incollaggio e non per riposto di materiale, con l’unica eccezione delle colle ciano-acriliche. ma questo fa parte di un altro articolo nel sito. Per questo motivo è necessario fare molta attenzione alle combinazioni vernice/plastica e vernice/vernice. Infatti alcune tipologie di vernice aggrediscono la plastica o altre vernici di diversa composizione. Tutte le vernici sono composte da tre componenti: pigmento, diluente e legante. Le vernici modellistiche sono suddivise nelle seguenti tipologie:

  • Nitro-sintetiche e nitro-cellulosiche
  • Acriliche a base sintetica
  • Acriliche a base acquosa
  • Sintetiche a smalto
  • Oleose
  • Inchiostri
  • Tempere
  • Viniliche

 

Le vernici nitro sono le più antiche come formulazione. Il diluente che permette la liquidità (insieme al legante) è appunto nitro, cioè a base alcolica aromatica. Se date a pennello direttamente sulla plastica sciolgono lo strato superficiale di quest’ultima. Utilizzate invece ad aerografo (a spruzzo) si aggrappano alla plastica rendendo un effetto simile alle vernici viniliche che non si “appoggiano” alla plastica ma si “fondono” con essa. Hanno una resa stupenda e sono molto coprenti anche ad alte diluizioni. La finitura è da setosa a lucida a specchio, in funzione degli strati e del materiale sottostante e del numero di strati applicati. Può essere tranquillamente lucidata con abrasivi leggerissimi (grana 1000/2000/3000) e tirata a specchio con cere protettive. Si rivela la più robusta delle vernici per il suo altissimo potere aggrappante. È la preferibile nel modellismo automobilistico storico in quanto è la stessa vernice che veniva utilizzata per verniciare le auto vere. Produce un odore forte e pungente ed è altamente consigliato indossare una maschera per verniciatura e lavorare con un box d’aspirazione verso l’esterno se si lavora in luoghi chiusi.

Le vernici acriliche possono essere sia a base sintetica che a base d’acqua. Sono le più utilizzate oggi nel modellismo perché non inquinanti (almeno in teoria) e perché non hanno pressoché odore e quindi possono essere usate in ambienti chiusi. La differenza è nel diluente: alcolico nel caso delle vernici sintetiche, acqua nel caso delle vernici acquose. Sono abbastanza fini come pigmento ma anche piuttosto “capricciose”. Devono essere utilizzate dopo aver steso una mano di fondo sul modello perché sulla plastica nuda tendono a staccarsi. L’effetto di sfumatura se date ad aerografo non è così delicato come per le vernici sintetiche o nitro data la grana più grossa del pigmento e una certa tendenza a mescolarsi peggio con il diluente e col legante. Sono molto delicate e fragili e male sopportano di essere sovrapposte da altre tipologie di vernice sintetica o nitro. Le acriliche a base acquosa poi tendono a creare ritiri ed è necessario utilizzare agenti tensioattivi come il fiele di bue (Ox Gall) che si può trovare nei colorifici.

Le vernici sintetiche o smalti sono storicamente le migliori per l’uso modellistico (Humbrol etc.) grazie a proprietà difficilmente imitabili con altri tipi di vernice. Sono estremamente coprenti, ottime sia per l’uso a pennello che per l’aerografo, hanno una finitura splendida sia opache che lucide, si possono diluire molto facilmente con diversi diluenti e hanno un tempo lungo di asciugatura, che permette di fare lunghe sessioni di lavoro, soprattutto ad aerografo, senza il timore che la vernice si secchi nello strumento. Il tempo di essiccazione lungo e l’effetto ritardante migliore si ottengono diluendo la vernice con comune acquaragia minerale, che essendo leggermente oleosa mantiene il colore liquido per lungo tempo. Può essere addirittura utilizzato petrolio lampante per un tempo ancora più lungo di essiccazione. Di contro durante l’essiccazione è opportuno tenere il modello al riparo dalla polvere e dalla luce solare diretta. Sono molto robuste al tatto.

Le vernici a base d’olio minerale sono le più antiche in assoluto. Utilizzate dai pittori per i dipinti ad olio, sono pigmenti mescolati con olio minerale. Per questo motivo se usati puri hanno tempi di essiccazione lunghissimi, dell’ordine di settimane. Possono essere diluiti con acquaragia per renderli fluidi e accelerare il tempo d’essiccazione. Nel modellismo sono usati soprattutto dai figurinisti per la grandissima capacità di poter essere “tirati” a pennello con effetti ottimi di sfumato. Negli altri campi di applicazione modellistica sonno spesso utilizzati per “lavaggi” e per evidenziare le pannellature negli aerei e nei mezzi militari. In questo caso vengono diluiti moltissimo (70 fino 150%) per ottenere un effetto capillare. Queste tecniche vengono spiegate bene nei nostri tutorial e in moltissimi video su YouTube.

Gli inchiostri per uso artistico sono utilizzati nella grafica e sono a base acquosa. Hanno pigmenti finissimi e posso essere usati sia a pennello che ad aerografo. Hanno un basso potere coprente ma sovrapponendo più strati si ottiene un risultato eccellente. Le marche più famose sono Pebeo e Liquitex. Possono essere a base d’acqua o alcolica. Per la plastica sono meglio indicati quelli a base alcolica per il miglior potere aggrappante e per la consistenza del colore. Sono comunque molto trasparenti e quindi sono indicati per velature o per evidenziare le pannellature (panel liner) con un notevole effetto capillare.

Le tempere sono vernici piuttosto grossolane e grezze, utilizzate nelle arti pittoriche e grafiche proprio per la loro caratteristica texture. Molto delicate, una volta seccate possono essere facilmente danneggiate o asportate dal materiale su cui sono stese. Sono usate nel modellismo ferroviario e nei diorami per verniciare vaste superfici (es. il fondo di un lago o la base colore terra dei diorami) che poi andranno trattate con erba sintetica o con resine per riprodurre l’acqua.

Le vernici acriliche a base vinilica a base d’acqua sono piuttosto recenti e la marca più famosa è la spagnola Vallejo che produce sia acrilici ad acqua che sintetici. Hanno la caratteristica di “inglobarsi” nel materiale di base (plastiche etc.) riempiendo le porosità del materiale stesso, in questo assomigliando alle vernici nitro che invece nel caso della plastica, sciolgono il materiale.

TABELLA DELLE TIPOLOGIE
TIPOLOGIA DI VERNICEDILUENTEPULIZIA 
Nitro SinteticheDiluente nitroDiluente nitro
Acriliche a base sinteticaDiluente sintetico – Alcool isopropilicoDiluente nitro + composto a base ammoniacale (liquido per lavare i vetri)
Acriliche a base acquosaAcqua demineralizzata – Alcool isopropilicoAlcool isopropilico + composto a base ammoniacale (liquido per lavare i vetri)
Smalti sinteticiDiluente sintetico – Acquaragia minerale – Petrolio Lampante – Diluente nitroDiluente sintetico, Diluente nitro, Petrolio Lampante
OleoseAcquaragia mineraleAcquaragia minerale
InchiostriAcqua o AlcoolAcqua o Alcool
TempereAcquaAcqua
VinilicheDiluente vinilicoDiluente vinilico

Riferimenti:

  • https://www.humbrol.com/uk-en/
  • https://acrylicosvallejo.com/en/
  • http://en.pebeo.com/Graphic-Arts/Colorex-inks/Colorex
  • https://www.liquitex.com/row/products/professional/colors/acrylic-ink/

 

Pietro Malaguti

Pietro Malaguti

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